Così Agatha Christie è in perfetto format
Cose Serie
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Se il cinema è fatto di immagine, le serie sono “di parola”. La rivoluzione che hanno portato nella fiction non solo visiva somiglia a quella che accompagnò la nascita del romanzo borghese, o del feuilleton. La serie televisiva rispecchia quella che Adorno definiva, parlando del romanzo, l’incompiutezza dell’opera, il suo essere, contrariamente alla novella, in continua formazione. Proprio come la nuova borghesia che era il suo pubblico. E che aspettava ogni numero del Siècle per leggere la puntata successiva di Dumas. Ovviamente il format della serie rispecchia l’estensione del romanzo e la sua scansione potenzialmente infinita. Per questo nelle serie televisive si vedono alcune tra le migliori trasposizioni di romanzi mai fatte per lo schermo.
Una di queste è la miniserie ABC Murders, che traspone l’omonimo libro di Agatha Christie sul Poirot vecchio, tormentato e filosofico che qui è interpretato da John Malkovich. E che rovescia completamente gli stereotipi dei molti adattamenti cinematografici di Agatha Christie, dall’Albert Finney di Assassinio sull’Orient Express al Peter Ustinov di Delitto sul Nilo, coi loro baffi arricciati e la loro recitazione magnifica di una versione tuttavia caricaturale e ancora teatrale del commissario Poirot. Malkovich invece con la sua interpretazione induce in molti un’illuminazione, una rivelazione della vera natura di Poirot: della sua anima di dandy, della sua malinconia fiamminga, quasi mistica, della sua compulsione investigativa e della sua incapacità di investigare se stesso. Ma anche della sua eleganza, raggiungibile solo dall’ostinazione del provinciale, della sua istintiva intelligenza, veloce come solo quella dei nevrotici.
“Le parole, mademoiselle, sono solo il rivestimento esterno delle idee” dice Poirot negli ABC Murders. La verità è che i romanzi possono ispirare un geniale film ma dal cinema quasi mai escono bene. Mentre nelle serie televisive fioriscono e si rivelano. Lasciano, nella loro compagnia di giorni o settimane, interpretare agli attori più sofisticate parti. Lasciano indugiare gli spettatori sui particolari della narrazione, sui dettagli dei suoi arredi, sul mondo che si rispecchia e racconta a cavallo della trama. Non lasciano, certo, cogliere tutto quello che leggiamo in un romanzo, ma ce ne danno una buona parte, e una buona versione. In più, non finiscono mai: c’è sempre la speranza di un’altra stagione.
The ABC Murders, Sky on Demand