Il questionario di IoDonna. Liberamente ispirato al famoso gioco di Marcel Proust
01/08/2009
Paolo di Stefano
La Stampa
Il tratto principale del suo carattere?
L’ostinazione.
La qualità che preferisce in un uomo?
Il coraggio.
E in una donna?
La libertà.
Il suo principale difetto?
La fantasia.
Il suo sogno di felicità?
Una biblioteca con piscina.
Il suo rimpianto?
Avere scelto la scrittura anziché la pittura.
L’ultima volta che ha pianto?
Quest’autunno, vedendo un gabbiano lacerare un passero.
L’incontro che le ha cambiato la vita?
Quello con la psicoanalisi.
Sogno ricorrente?
Il fantasma di chi ho amato e perso.
Il giorno più felice della sua vita?
La prima volta che ho visto la Grecia.
E il più infelice?
Ce ne sono troppi.
La persona che richiamerebbe in vita?
Elémire Zolla.
La materia scolastica preferita?
La matematica.
Città preferita?
Istanbul.
Il colore preferito?
Il verde.
Il fiore preferito?
La calendula.
Bevanda preferita?
Il tè.
Il piatto preferito?
La torta di mele.
Il suo primo ricordo?
Viole sull’orlo di un pozzo.
Libro preferito di sempre?
L’Odissea.
Libro preferito degli ultimi anni?
Invidia di Muriel Spark.
Autori preferiti in prosa?
San Girolamo, Voltaire, Goethe,
De Quincey, Leopardi, Dostoevskij.
Poeti preferiti?
Pindaro, Villon, Donne, Hölderlin,
Achmatova, Auden.
Cantante preferito?
Battiato.
La trasmissione televisiva più amata?
Dr. House.
Film cult?
La Soufrière di Werner Herzog e I duellanti
di Ridley Scott.
Attore preferito?
Dirk Bogarde.
Attrice preferita?
Kristin Scott-Thomas.
La canzone che fischia sotto la doccia?
Penny Lane.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico,
che cosa cambierebbe?
Le ossa.
Personaggio storico più ammirato?
Metternich.
Personaggio politico più detestato?
Gorbaciov.
Il suo primo amore?
Il veterinario del mio gatto,
a dieci anni.
Quel che detesta di più?
Il conformismo,
l’opportunismo,
il trasformismo.
Se non avesse fatto il
mestiere che ha fatto?
Sarei entrata nel monastero
della Pantanassa a Mistrà.